lunedì 8 marzo 2010

E' la mia prima esperienza con questo tipo di comunicazione, ma ho sentito impellente il bisogno di scrivere, comunicare a qualcuno che potesse capire, il mio attuale stato d' animo e la mia profonda depressione dopo il terremoto che il 6 aprile 2009 ha praticamente quasi cancellato la mia città, L' Aquila, e ha letteralmente sconvolto la mia vita e quella delle persone a me care.
La perdita dei beni materiali,la casa,frutto di tanti, tanti anni di sacrifici, di attese e di speranze sono, tuttavia, poca cosa a fronte della immensa tristezza che pervade ora la mia vita. Mi mancano le piccole cose di ogni giorno, la mia università, gli amici, le persone care, comprese quelle che purtroppo, a causa del terremoto, non ci sono più, tutti gli affetti, ed ancora gli angoli della mia casa dove talvolta mi rifugiavo, le mie cose, le fotografie delle persone care, insomma quello che era praticamente diventato il mio "nido" e che ora non c'è più!
E' difficile rassegnarsi a tutto questo,solo la profonda fede che mi ha trasmesso mio padre e l' amore per i miei figli e la famiglia potranno forse aiutarmi a riprendermi quello che resta della mia vita.
Non è facile ma devo provarci. Probabilmente soffrirò giorno e notte, notte e giorno e questo potrà durare settimane, mesi, forse anche anni.
Finché una mattina, al risveglio, mi renderò conto che sto pensando a qualcosa di diverso, e capirò che il peggio è ormai passato. Il cuore sarà affranto, ma si riprendrà e riuscirà a scorgere ancora la bellezza della vita. È già successo in precedenza e accadrà di nuovo...

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